Il Bitcoin è il caso d’uso più noto della blockchain. Creata nel 2008, da allora è cresciuta a un ritmo fenomenale, con una capitalizzazione di quasi 600 miliardi di euro a maggio 2022, rispetto ai 235 miliardi di euro della seconda criptovaluta più utilizzata al mondo, Ethereum. Tra i vari modi per ottenere Bitcoin (BTC) vi è il mining. Il mining di BTC si basa sul meccanismo della Proof of Work (PoW). Questo principio, che può essere tradotto come “Prova di lavoro”, garantisce che il Bitcoin sia altamente sicuro.

Cosa ti insegnerà questa guida:

Con questa guida imparerai le basi del mining di Bitcoin: i diversi metodi, l’attrezzatura necessaria, i passaggi essenziali… 

Cose da sapere prima di commentare questa guida:

Non sono necessarie competenze specifiche

Il mining di Bitcoin è una pratica che sempre più individui e aziende decidono di adottare. Il concetto consiste nell’impostare il proprio computer per “scovare” Bitcoin attraverso una complessa serie di calcoli. Ma come funziona? Esistono tre metodi diversi per il mining di BTC. Sta a te scegliere quello più adatto, sia in termini di conoscenze che di budget, perché il mining può essere costoso, soprattutto per quanto riguarda l’hardware.

Ti spieghiamo tutto in questo articolo!

Mining di Bitcoin: di cosa si tratta?

Bitoin

Il mining di BTC è il processo con cui vengono creati e aggiunti alla blockchain nuovi Bitcoin. Vale la pena ricordare che la blockchain è una sorta di grande registro aperto e accessibile a tutti, interamente decentralizzato, che registra tutte le transazioni di Bitcoin, dalla sua creazione a oggi.

Il mining di BTC viene effettuato da minatori o società specializzate nel mining di BTC. Questi utilizzano computer estremamente potenti per risolvere equazioni matematiche piuttosto complesse. Una volta risolta l’equazione, un blocco viene aggiunto alla blockchain. 

Questa aggiunta può essere ricompensata con una determinata quantità di bitcoin. È assolutamente necessario che i minatori collaborino tra loro, in quanto ciò mantiene e garantisce la sicurezza della rete! Impedisce il double spending (la doppia spesa) e assicura che tutte le transazioni siano verificate in modo trasparente.

Come minare Bitcoin?

computer bitcoin

Nel resto dell’articolo presentiamo 3 metodi efficaci per minare BTC. Si tratta del cloud mining, dell’ASIC mining e, infine, del pool mining. Iniziamo!

Minare BTC con il cloud mining

Questo è il modo più semplice ed economico per imparare a minare Bitcoin. Il cloud mining di Bitcoin è ideale per i principianti, che pagheranno una terza parte o una società per effettuare il mining per conto loro. In cambio, si ottengono le ricompense in Bitcoin.

I vantaggi del mining di bitcoin attraverso un sistema di cloud mining sono molteplici:

  • Basso investimento iniziale
  • Nessun hardware specifico da acquistare
  • Nessuna conoscenza tecnica da acquisire
  • Nessun aumento delle bollette della luce
  • Nessun problema di stoccaggio delle apparecchiature.

Naturalmente, ci sono anche alcuni svantaggi, poiché il mining di Bitcoin su un sistema di cloud mining è molto meno redditizio del mining tradizionale.

Alcuni operatori si sono affermati sul mercato del cloud mining. Tra questi vi sono GMINERS, Ecos e Just Mining.

Minare BTC da soli con un ASIC

Minare BTC da soli con un ASIC consente di mantenere tutti i profitti. Si tratta, tuttavia, di un metodo di mining molto più complesso e costoso in termini di investimento ed è, quindi, riservato ai minatori esperti. 

Con il mining di Bitcoin in solitaria si mantiene il controllo totale sulla propria attività e non si condividono i guadagni.

Per minare Bitcoin è necessario un ASIC, una macchina composta da chip programmati appositamente per il mining della criptovaluta, e un mining rig, un computer composto da diverse schede grafiche di diversa potenza.

Attenzione, perché oggi il Bitcoin è la criptovaluta con il maggior numero di minatori. Bisogna quindi avere molta pazienza per trovare un blocco e la redditività non è sempre garantita.

Minare BTC in un pool di mining

Il pool mining di Bitcoin è un processo di mining collettivo. In altre parole, la potenza delle schede grafiche dei diversi minatori viene condivisa per facilitare la ricerca dei blocchi.

A metà strada tra il cloud mining e il mining in solitaria, il mining pool è un’ottima soluzione per dividere le spese e, soprattutto, moltiplicare le possibilità di minare Bitcoin grazie a un maggior peso nella rete. Questa soluzione è adatta sia ai principianti che ai minatori esperti.

Con il pool di mining di BTC, l’elaborazione è più veloce. La presenza di più nodi sulla stessa rete accelera il processo di scoperta, in modo da poter minare molto più velocemente da soli.

Naturalmente, i profitti del pool di mining vengono divisi tra i vari minatori e la piattaforma utilizzata applica una commissione. I migliori pool di mining di BTC sono BTC.com e Poolin.

Minare Bitcoin in tre semplici passaggi

Minatori di Bitcoin

Il metodo consigliato per minare Bitcoin è il pool mining, che tu sia un principiante o meno. È il metodo che genera il reddito più stabile, in quanto permette di dividere l’investimento iniziale. Se hai già l’attrezzatura per il mining, puoi seguire questo tutorial per minare BTC in un pool di mining.

1 – Scaricare il software di pool mining di Bitcoin

Una volta installato correttamente l’hardware per il mining di BTC, è necessario scegliere un software di pool mining adatto al mining di Bitcoin. La piattaforma BTC.com è una delle più utilizzate dai minatori di Bitcoin.

Vai sul sito BTC.com e clicca su “Pool Service“. Ti verrà chiesto di creare un account utilizzando un indirizzo e-mail o il tuo numero di telefono. Dovrai quindi specificare il tipo di hardware utilizzato e scaricare il software per il tuo sistema operativo. 

2 – Configurare il software di pool mining di BTC

Una volta installato il software, una guida utente consente di configurare le impostazioni in base alla potenza della propria macchina.

È quindi possibile utilizzare la dashboard per regolare le impostazioni, accedere alla cronologia del mining, trasferire le vincite sul proprio portafoglio e così via.

Fai attenzione a inserire correttamente i dati del tuo portafoglio nel software di pool mining di BTC e a impostare un importo oltre il quale trasferire i profitti.

3 – Minare BTC… Trasferire i guadagni!

Una volta inseriti tutti i dati e configurati correttamente i parametri, si può iniziare a minare BTC. I token guadagnati saranno inviati automaticamente al tuo portafoglio in base alla soglia di pagamento specificata.

Attenzione: il software di mining di BTC applica una commissione sulle guadagni, che deve essere presa in considerazione nel calcolo della redditività.

Dove conservare i propri token BTC?

penna usb

Per conservare i tuoi token BTC, avrai bisogno di un wallet BTC. Si tratta di un portafoglio elettronico che consente di conservare i Bitcoin in modo più o meno sicuro. Esistono due tipi di wallet Bitcoin

  • Hot Wallet BTC: una soluzione per la conservazione “a caldo” delle chiavi private. Questo tipo di portafoglio è accessibile con un computer e una connessione a Internet dopo aver aperto un portafoglio online. È l’opzione più semplice, ma meno sicura. Ne sono un esempio MetaMask, Coinbase, Etoro, ecc.
  • Hard Wallet BTC: una soluzione per la conservazione “a freddo” delle chiavi private. Si tratta di un portafoglio fisico delle dimensioni di una chiave USB, che viene collegato a un computer e sul quale vengono memorizzati i BTC. Grazie all’archiviazione online, l’hard wallet BTC è più sicuro, ma meno facile da usare. Inoltre, non è gratuito. Trezor e Archos offrono degli hard wallet BTC, ma il migliore sul mercato è senza dubbio Ledger.

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Mining di Bitcoin: di cosa si tratta concretamente?

Per capire come minare Bitcoin, è essenziale sapere cosa comporta. Il Bitcoin è una criptovaluta unica nel suo genere. Oltre a essere la più diffusa, ha la caratteristica unica di avere un tetto massimo. Tale cap, o tetto massimo, corrisponde al numero massimo di token in circolazione nel tempo. Il BTC ha un tetto massimo di 21 milioni. In altre parole, non ci saranno mai più di 21 milioni di Bitcoin in circolazione

Lo scopo del mining di Bitcoin è quello di garantire e verificare le transazioni tra diversi utenti di Bitcoin. Si tratta di un lavoro effettuato dal computer, che comporta calcoli complessi eseguiti con macchine ultrapotenti.

Il mining di BTC non solo consente di partecipare attivamente alla rete blockchain, ma anche di guadagnare ricompense. Si tratta di aumentare il volume di Bitcoin in circolazione e di proteggere la rete Bitcoin mentre crea, verifica, pubblica e diffonde nuovi blocchi nella sua blockchain.

Minare BTC consiste nel garantire la sicurezza della rete attraverso calcoli verificati.

Halving: il mining di Bitcoin diventa sempre più complesso

Mentre altre criptovalute non hanno un tetto massimo, il Bitcoin ha la particolarità di disporre di un’offerta limitata.

All’inizio del 2022, c’erano quasi 19 milioni di Bitcoin in circolazione in tutto il mondo. Dal momento che il cap è stato fissato a 21 milioni, restano solo 2 milioni di Bitcoin da estrarre.

Per ridurre il numero di nuovi Bitcoin creati ogni anno, è stato introdotto un sistema di divisione delle ricompense di mining. Tale sistema è noto come Halving, che vuol dire dimezzamento.

Nel maggio 2020 è stato identificato il 630.000° blocco e la ricompensa è scesa da 12,5 BTC a 6,25 BTC per il minatore.

Il prossimo dimezzamento è previsto per la fine del 2024, quando la ricompensa scenderà da 6,25 BTC a 3,125 BTC.

Si stima che il numero massimo di bitcoin in circolazione (21 milioni) sarà raggiunto dopo 33 dimezzamenti, cioè intorno all’anno 2141.

Mining di BTC: i termini che devi conoscere

È essenziale conoscere alcuni termini del lessico specialistico prima di dedicarsi al mining di BTC.

  • Nonce: numero arbitrario destinato a essere utilizzato una sola volta.
  • RIG: l’insieme delle attrezzature di mining senza alloggiamento.
  • Halving: sistema di dimezzamento della ricompensa di mining.
  • CPU: processore.
  • Nodo: computer che contiene le blockchain e opera in modalità peer-to-peer. Gestisce le interazioni tra i vari partecipanti.
  • Hashrate: tasso di hash. È la potenza erogata dalla CPU o dalla scheda grafica, utilizzata per determinare la redditività del mining.
  • Remote: controllo remoto dei RIG.
  • Blockchain: database contenente la cronologia degli scambi di una criptovaluta. Metodo di archiviazione e trasmissione dei dati sotto forma di blocchi collegati che non possono essere modificati.
  • Payout: numero minimo di monete necessario per ottenere un pagamento da parte del pool sul portafogli.

Mining di BTC: Proof of Work

Il principio di estrazione di bitcoin si basa sul PoW (Proof of Work).

I minatori calcolano il nonce, che corrisponde a una sequenza di caratteri che soddisfa criteri complessi e comprende un’impronta digitale delle monete nella blockchain. Il PoW garantisce che la blockchain rimanga omogenea e matematicamente (quasi) impossibile da usurpare.

Quando un miner trova una combinazione, fornisce una “Proof of Work” per dimostrare di essere stato il primo a risolvere il problema. Tale prova gli consentirà di ricevere una ricompensa per il suo lavoro e lo autorizzerà a creare un nuovo blocco.

Esempio concreto

Immaginiamo che Tizio invii 0,25 BTC a Caio. Tale richiesta di transazione viene trasmessa pubblicamente sulla rete Bitcoin tramite un nodo. A questo punto inizia il lavoro del minatore, che deve effettuare una serie di verifiche: 

  1. Deve verificare che Tizio sia effettivamente in possesso di 0,25 BTC e che questa informazione sia effettivamente memorizzata nella blockchain. A tal fine, una serie di computer comunicano tra loro e convalidano, a maggioranza, che il mittente sia effettivamente in possesso del numero di BTC che desidera inviare.
  2. Deve eseguire un calcolo complesso per controllare la transazione.
  3. Deve assicurarsi che gli 0,25 BTC siano stati prelevati dal portafoglio di Tizio e aggiunti a quello di Caio.
  4. Deve registrare questa nuova transazione nella blockchain Bitcoin, in modo che una traccia della transazione sia presente nel registro.

In questo modo viene avviato il processo di certificazione proof-of-work. Quando il blocco viene creato e finalizzato, viene aggiunto al resto della catena e il minatore può riscuotere la sua ricompensa.

Bitcoin mining: l’attrezzatura necessaria

Il mining di Bitcoin richiede macchine con una potenza di calcolo elevatissima. Ed è proprio a causa di questa potenza di calcolo che il mining di BTC è così dispendioso dal punto di vista energetico. Per il mining di Bitcoin è necessario il seguente hardware:

L’ASIC

In linea di principio, è possibile minare bitcoin utilizzando un computer tradizionale, ma la potenza di quest’ultimo spesso non basta a rendere l’attività redditizia. Ecco perché l’acquisto di un ASIC è essenziale. Questa macchina è specializzata nel mining di criptovalute e ha una notevole potenza di calcolo.

Tra i migliori ASIC per il mining di bitcoin vi sono il MicroBT Whatsminer M30S++, il Bitmain Antminer S19 Pro e l’iChicken B2, venduti a un prezzo compreso tra 5.000 e 15.000 euro a seconda della loro potenza.

Software di pool mining

La scelta del software di mining di BTC è fondamentale, poiché è questo software che ti permetterà di sfruttare tutta la potenza delle tue schede grafiche ASIC.

Il software di mining BTC funziona su Linux e Windows.

Tra i migliori software di pool mining di BTC, vi sono Ecos, Gminers e Slushpool.

Il sistema operativo

Per far funzionare il software di pool mining di BTC, è necessario un sistema operativo compatibile. La maggior parte dei software di mining di Bitcoin è disponibile nelle versioni Windows o Linux. 

  • Windows: è il sistema operativo preferito dai principianti, perché è facile da usare e intuitivo, ma mostra rapidamente i suoi limiti quando si tratta di mining di Bitcoin.
  • Linux: è un sistema operativo più preciso e complesso, perfettamente adatto al mining di BTC, ma meno facile da usare per i principianti.

Sistema di raffreddamento delle attrezzature

Poiché il Bitcoin si basa sul meccanismo della Proof of Work (PoW), le apparecchiature utilizzate per eseguire i complessi calcoli tendono rapidamente a riscaldarsi. Ma se il mining deve essere efficiente e per garantire una maggiore durata delle macchine, è essenziale evitare il surriscaldamento.

Per questo motivo i minatori di Bitcoin dispongono generalmente di un impianto di condizionamento dell’aria nella stanza in cui si trovano le apparecchiature.

Minare Bitcoin quanto è redditizio?

bitcoin

La redditività del mining di Bitcoin dipende da tre fattori principali:

  • Il prezzo di BTC
  • Il costo dell’elettricità
  • L’importo investito nelle attrezzature.

Oggi sono pochissime le persone che fanno mining di Bitcoin in modo redditizio. Per essere redditizio, il mining di Bitcoin non dovrebbe costare più di 0,10 euro per kilowatt di elettricità. Con meno di 0,07 euro per kilowatt, il mining di BTC potrebbe diventare redditizio.

  • In Francia nel 2022, il prezzo medio per kWh per i privati era stimato a 0,1740 euro, ben al di sopra dell’importo massimo necessario per garantire un mining di BTC redditizio.
Le attrezzature per il mining di BTC, come le schede grafiche e gli ASIC, si evolvono molto rapidamente ed è per questo che è così importante sfruttarle in modo redditizio il prima possibile.

Calcolo della redditività del mining di Bitcoin

La redditività del mining di bitcoin dipende non solo dai fattori sopra indicati, ma anche dalla potenza dell’ASIC utilizzato per il calcolo e dai diversi algoritmi di hash rate.

Per facilitare il calcolo della redditività, diversi siti mettono a disposizione calcolatori automatici in cui è necessario inserire una serie di informazioni:

  • Hash rate
  • Consumo elettrico
  • Costo per kWh
  • La criptovaluta estratta
  • Eventuali commissioni per il pool.

Una volta inviate queste informazioni, lo strumento online calcola automaticamente la redditività dell’operazione. Tuttavia, questo calcolo non tiene conto dell’investimento iniziale (acquisto delle attrezzature).

Noi di Tokize consigliamo i seguenti calcolatori di redditività del mining di BTC: Whattomine, Cryptocompare, NiceHash e Stelareum.

 

  • Potenziali guadagni finanziari
  • Investimento indiretto in BTC
  • Coinvolgimento diretto nello sviluppo di blockchain e sistemi decentralizzati
  • Possibilità di generare denaro da casa
  • Costi del riscaldamento più bassi grazie al calore emesso dall’apparecchiatura
  • Redditività difficoltosa a causa del costo dell’elettricità
  • Significativo investimento iniziale in un ASIC
  • Numerose conoscenze tecniche da acquisire
  • Problemi ambientali legati all’utilizzo di apparecchiature ad alto consumo energetico
  • Difficoltà di estrarre nuovi blocchi da soli
  • Attrezzature presto superate in termini di tecnologia

Le nostre conclusioni sul mining di Bitcoin (BTC)

In definitiva, il mining di Bitcoin (BTC) è un processo assolutamente essenziale per la creazione e la sicurezza della rete. I minatori svolgono un ruolo centrale nella risoluzione di problemi complessi! Mantengono in vita e sviluppano la blockchain. Quindi lanciarsi in questa impresa è una buona idea.

Ma attenzione. L’estrazione di Bitcoin richiede energia… molta energia! Inoltre, le attrezzature utilizzate possono essere molto costose. È, quindi, necessario riflettere attentamente prima dell’acquisto e, se possibile, optare per opzioni che permettano di consumare meno elettricità possibile.

Nonostante queste sfide, il mining di bitcoin continua a essere un settore affascinante e in continua evoluzione, che svolge un ruolo fondamentale nell’economia digitale e nella tecnologia blockchain. Con l’avvicinarsi del prossimo halving, l’impatto dell’attività di mining sarà oggetto di un’analisi ancora più approfondita.

FAQ - Domande frequenti sul mining di Bitcoin

Chiunque abbia buone conoscenze informatiche può minare BTC. Tuttavia, se si vuole ottenere un profitto, è necessario investire in attrezzature all’avanguardia e formarsi.
Ci vogliono in media 10 minuti per minare un blocco di Bitcoin e ogni blocco corrisponde a una ricompensa di 6,25 Bitcoin. Per un singolo minatore dotato di un ASIC come Antminer S19 Pro (110TH/s), attualmente ci vorrebbero circa 1.400 giorni per ottenere una ricompensa in Bitcoin.
Attualmente, la ricompensa per blocco di Bitcoin è di 6,25 BTC. Rale ricompensa sarà dimezzata durante il prossimo Halving, in quanto scenderà da 6,25 a 3,125 BTC tra marzo e giugno 2024. Il protocollo prevede un Halving in media ogni quattro anni.
Il Bitcoin, come tutte le altre criptovalute, non ha valore legale in Italia. Poiché non esistono direttive italiane o europee che lo vietino, il mining di Bitcoin è considerato legale.
Più di 19 dei 21 milioni di Bitcoin mai creati sono già stati estratti. Restano quindi meno di due milioni di BTC da estrarre. L’ultimo Bitcoin sarà estratto nell’anno 2140.