I principali portali di news online riportano che il Fondo monetario internazionale (FMI) ha recentemente annunciato una cauta revisione al rialzo per la ripresa economica dell’Asia nel 2023.
Questa è una notizia significativa per la regione, poiché la crescita economica dell’Asia è un motore cruciale per l’economia globale.
Condizioni Economiche Asiatiche nell’Ultimo Anno
L’Asia e il Pacifico, tra cui Cina, Giappone, India e Corea del Sud, hanno registrato un significativo rallentamento economico a causa della pandemia di Covid-19 e di una serie di fattori esterni come disastri naturali e tensioni geopolitiche.
Tuttavia, in queste difficili condizioni, alcuni paesi della regione hanno mostrato una notevole capacità di recupero, come il Vietnam, la cui crescita ha continuato a sfidare le aspettative nonostante la tendenza generale all’indebolimento in Asia.
L’improvvisa riapertura dell’economia cinese, insieme ai fattori precedentemente citati, ha fatto sperare che la ripresa economica dell’Asia possa consolidarsi nei prossimi anni.
Revisione e Ragionamento al Rialzo del FMI
Nelle più recenti proiezioni dell’FMI si registra una cauta revisione al rialzo per la ripresa economica dell’Asia nel 2023. La notizia è particolarmente entusiasmante, specialmente considerando il recente intervento dell’FMI in Sri Lanka.
Le nuove proiezioni stimano che l’Asia crescerà a un tasso del 6,1% nel 2023, leggermente superiore alla precedente proiezione del 5,5%.
Il cauto ottimismo del FMI si basa su diversi fattori quali:
- le campagne di vaccinazione in corso e la disponibilità di vaccini fanno ritenere superata l’emergenza pandemica del COVID19.
- l’aumento della spesa per le infrastrutture e le politiche monetarie favorevoli adottate da diversi governi della regione, come Cina e India, che hanno contribuito ad attutire il rallentamento economico.
- i mercati asiatici non sembrano aver risentito della crisi del sistema bancario statunitense ed in parte anche europeo.
- un rinnovato dinamismo nell’economia cinese, che potrebbe esercitare una pressione al rialzo sui prezzi globali delle materie prime e dei servizi, in particolare in Asia.
Nonostante l’approccio prudente, la situazione sembra essere favorevole nel breve termine, in particolare nel mercato azionario, ad eccezione del Giappone.
Il FMI prevede che l’economia globale crescerà del 2,8% nel 2023, in lieve calo rispetto alla stima precedente.
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La Cina e l’India saranno i principali trascinatori con un’espansione rispettivamente del 5,2% e del 5,9%.
Queste migliori previsioni macroeconomiche per il 2023 sono il risultato di una efficace politica monetaria volta a contenere l’inflazione.
L’economia sta riprendendo ritmo, sostenuta da una comunità internazionale che sta rilanciando le imprese, il commercio e il turismo, in particolare in Cina che è stata allo stesso tempo invitata dal FMI a porre sotto controllo il proprio mercato immobiliare.
Per stabilizzare il settore immobiliare cinese l’FMI suggerisce di adottare una serie di misure come ad esempio:
- la fornitura di linee guida più chiare sull’utilizzo dei terreni
- l’introduzione di leggi di zonizzazione più severe
- l’incoraggiamento dei governi locali a promuovere lo sviluppo sostenibile
- il miglioramento dell’accesso al credito e alle opzioni di finanziamento pubblico.
Le Banche Centrali Sono Invitate a Mantenere una Politica Monetaria Restrittiva per Ridurre l’Inflazione
Nonostante i numerosi rischi, il FMI è cautamente ottimista sulle prospettive economiche dell’Asia nel 2023.
L’FMI sottolinea che i solidi fondamentali interni e le politiche in atto sosterranno probabilmente la crescita economica nella maggior parte dei Paesi della regione.
Tra queste figurano infrastrutture ben sviluppate, istituzioni pubbliche solide e un passaggio alla digitalizzazione.
Il rapporto raccomanda alle banche centrali della regione di continuare a perseguire misure di politica monetaria restrittive per ridurre l’inflazione nel 2023.
Suggerisce inoltre la necessità di un sostegno fiscale per aiutare le imprese colpite dalla crisi.
Nel complesso, sebbene il FMI abbia alzato con cautela le sue previsioni di crescita per l’Asia nel 2023, vi sono ancora rischi che devono essere gestiti e politiche da attuare se si vuole che la regione raggiunga una ripresa sostenibile e duratura.