Nel 2023, l’esposizione degli hedge fund sulle Big Tech USA ha raggiunto un livello senza precedenti.
Questo fenomeno è il risultato di una serie di fattori tra cui la crescente digitalizzazione dell’economia globale, l’espansione dei mercati emergenti e l‘innovazione tecnologica continua.
Il monitoraggio sugli investimenti degli hedge fund fatto da Goldman Sachs evidenzia la concentrazione dell’attività di questi fondi su 7 società operanti a vario titolo nell’high tech, nel nascente settore dell‘intelligenza artificiale e nel conseguente ulteriore sviluppo nell’ambito dell’Internet of Things.
Le società in questione che dominano l’economia digitale, comunemente definite Big Tech, sono: Google, Amazon, Facebook, Apple, Microsoft, Tesla e Nvidia.
Queste società hanno sviluppato piattaforme e tecnologie che sono diventate indispensabili per milioni di consumatori ed aziende che hanno accumulato enormi riserve di dati, che utilizzano per migliorare i loro prodotti e servizi e per sviluppare nuove offerte.
In questo contesto, non sorprende che gli hedge fund stiano aumentando la loro esposizione in queste società.
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Questi fondi vedono le Big Tech come investimenti relativamente sicuri in un mondo sempre più incerto. Queste società hanno modelli di business robusti, flussi di cassa prevedibili ed una forte posizione competitiva.
I Rischi Nascosti
L’investimento nei giganti della tecnologia non è senza rischi. Le Big Tech sono sotto la lente d’ingrandimento dei regolatori di tutto il mondo che sono preoccupati per il loro potere di mercato e per le implicazioni sulla privacy dei loro enormi depositi di dati.
Inoltre, queste società sono esposte alla volatilità dei mercati globali e alla concorrenza di startup innovative.
L’attività di investimento degli hedge fund ha sostanzialmente diviso in due il mercato azionario, da una parte le sette società sopra menzionate e dall’altra il resto del listino.
Gli hedge fund non cercano opportunità di investimento, ma solo opportunità di guadagno e, nella convinzione di una crescita continua, gonfiano a dismisura le quotazioni di mercato delle società che hanno in portafoglio. Questa strategia di gestione del denaro presenta un rischio enorme in termini di volatilità.
Questo determina un crescente rischio di volatilità che però gli hedge fund sono convinti di riuscire a controllare anche assumendo un ruolo attivo comportandosi come ribassisti durante il ritracciamento periodico delle quotazioni.
Il recente aumento dei rendimenti dei titoli del debito pubblico, conseguenti alla crescita dell’inflazione, anziché determinare uno spostamento di risorse dall’azionario all‘obbligazionario, ha indotto gli hedge fund a forzare le quotazioni delle società presenti nei loro portafogli.
Questa scelta è stata fatta per creare una percentuale di plusvalore competitiva con i rendimenti dei titoli pubblici e nella convinzione di poterne controllare gli scostamenti di valore, cosa altrimenti impossibile per il mercato dei titoli di stato.
Nonostante questi rischi, gli hedge fund continuano a vedere le Big Tech come una opportunità attraente convinti che queste società continueranno a crescere ed a generare rendimenti elevati per gli investitori.
Inoltre, ritengono che le Big Tech siano ben posizionate per beneficiare delle tendenze a lungo termine, come:
- l’intelligenza artificiale
- il cloud computing
- l’Internet of Things.
Una volta gli hedge fund erano noti per le loro strategie aggressive e spesso speculative. Oggi, molti hedge fund si vedono più come investitori a lungo termine, che cercano anche di comprendere e capitalizzare le tendenze strutturali dell’economia globale.
In conclusione, l’esposizione record degli hedge fund sulle Big Tech nel 2023 è un segno della crescente importanza di queste società nell’economia globale.
Nonostante i rischi, gli hedge fund credono che le Big Tech offrano opportunità di investimento significative.
Tuttavia, come sempre, gli investitori devono agire con diligenza per comprendere pienamente e soppesare i rischi legati all’attività di investimento.
