Secondo le ultime news, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha raccomandato di mantenere i tassi di interesse attuali in Europa e di rimandare i tagli. Secondo l’FMI, non è ancora il momento giusto per ridurre i tassi di interesse nel continente. Questa decisione è stata presa per ridurre l’inflazione e per evitare il suo possibile rialzo in un prossimo futuro.

Questo suggerimento sembra tenere conto delle due differenti visioni sulle dinamiche dei tassi presenti all’interno del board della BCE:

  • Da una parte i Paesi del Nord Europa e la Germania per i quali i tassi potrebbero salire ancora.
  • Dall’altra Paesi come la Francia, l’Italia e del Sud Europa che ritengono questa prospettiva inapplicabile perchè troppo restrittiva per le proprie economie, temendo un periodo di stagnazione economica.

La stessa Presidente della BCE Christine Lagarde, in sintonia con l’FMI, ha annunciato uno stop temporaneo al movimento dei tassi nel tentativo di conciliare le opinioni dei vari Paesi e le diverse esigenze di economie appartenenti all’Unione Europea, ma non ancora integrate.

Gli elementi di pericolo dal punto di vista finanziario che caratterizzano l’attuale situazione economica europea sono:

  • Un’inflazione ancora troppo elevata.
  • Una politica restrittiva delle banche nel valutare il merito di credito dei clienti ed una eccessiva riduzione di richiesta di prestiti da parte di imprenditori e consumatori.

Se si realizzasse un taglio dei tassi di interesse troppo rapido in presenza delle condizioni di cui sopra, si creerebbero le condizioni ideali per una recessione.

Dal punto di vista economico, invece, i rischi sono rappresentati da:

  1. Un’attività economica ancora molto debole.
  2. I tassi di interesse non ancora in grado di riportare l’inflazione alla media del 2% stabilita dalla BCE.
  3. L’indebitamento delle imprese che continua a crescere, soprattutto nei Paesi del Sud Europa.
  4. La diffusa incertezza dovuta alle tensioni commerciali globali, alla guerra tra Russia e Ucraina e all’intervento militare di Israele nella striscia di Gaza dopo l’attacco di Hamas.

In questo contesto, l’FMI ha sottolineato il rischio di agire troppo presto e in modo intempestivo sui tassi di interesse. Inoltre, ha anche evidenziato come la situazione economica attuale richieda una stretta collaborazione tra i Paesi membri dell’Unione Europea nel prendere decisioni economiche e finanziarie per garantire una stabilità economica duratura.

L’FMI ha anche sottolineato la necessità di aumentare gli investimenti pubblici in infrastrutture chiave, come ad esempio il settore delle tecnologie verdi, al fine di stimolare la crescita economica.

Allo stesso tempo, l’aumento dei salari presenta importanti rischi al rialzo per le prospettive di inflazione. Se questi aumentano in modo significativo, potrebbe verificarsi un aumento dei prezzi dei beni e dei servizi, generando una ripresa dell’inflazione. Di conseguenza, l’FMI sta suggerendo prudenza nell’aumento dei salari per evitare un’eccessiva pressione sui prezzi.

Avatrade

  1. Piattaforma sicura e regolamentata
  2. Ampia scelta di strumenti FX
  3. Supporto clienti 24/7

L’FMI ha espresso la sua convinzione che l’economia europea si diriga verso una “soft landing“, cioè un rallentamento graduale della crescita economica e dell’inflazione. Tuttavia, per garantire il successo di questo processo, sarà necessario mantenere i tassi di interesse elevati per un po’ di tempo.

Le Conclusioni dell’FMI

La decisione del FMI di suggerire il rinvio del taglio dei tassi di interesse può essere vista come un segnale di cautela nell’affrontare la situazione economica attuale. La modesta ripresa economica prevista per il prossimo anno implica una necessità di equilibrio tra la stimolazione dell’economia e la gestione dell’inflazione considerando che anche l’aumento dei salari presenta rischi al rialzo per le prospettive di inflazione e richiede cautela.

La ricerca di un equilibrio tra questi fattori rappresenta la vera sfida per le autorità monetarie europee.