Dopo l’inizio della guerra con l’Ucraina nel febbraio 2022, la Russia è stata colpita da una serie di sanzioni da parte dei propri partner commerciali occidentali nel tentativo di indebolirne le capacità di sostenere e finanziare la guerra che aveva cominciato, con il conseguente indebolimento del settore bancario e di altre parti dell’economia russa.

Come reazione le imprese russe che operano a livello globale:

  • Sono diventate progressivamente più legate alle istituzioni finanziarie cinesi e alla valuta dello yuan, a seguito del ritiro di alcune banche russe dal sistema di messaggistica finanziaria mondiale SWIFT.
  • Hanno aggirato il blocco di esportazioni di materie prime energetiche aumentando le esportazioni verso la Cina di conseguenza la dipendenza finanziaria russa verso il sistema finanziario cinese è ulteriormente aumentata.
  • Hanno dovuto affrontare le difficoltà interne derivanti da queste sanzioni. La banca centrale russa, in un tentativo di salvaguardare l’economia del Paese, ha alzato i tassi di interesse al 12%. Questo è stato fatto per stabilizzare il rublo, il cui valore era crollata a causa delle sanzioni.

L’Irrigidimento Cinese

Secondo un rapporto di Izvestia e diversi portali di news finanziarie, tre delle quattro maggiori banche statali cinesi – la Industrial and Commercial Bank of China, la China Construction Bank e la Bank of China – hanno smesso di accettare pagamenti da istituti finanziari russi in seguito alle sanzioni. Questa decisione è stata presa in risposta al 12° pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia e alle sanzioni secondarie degli Stati Uniti.

Le banche hanno iniziato a interrompere le transazioni all’inizio del 2024 e hanno informato i loro clienti russi a gennaio. I problemi sono iniziati a dicembre, quando l’UE ha imposto il suo 12° pacchetto di sanzioni e gli Stati Uniti hanno autorizzato sanzioni secondarie contro gli istituti che aiutano la Russia a evitare le sanzioni.

Uno dei casi più emblematici è stato quello della banca commerciale di Chouzhou. Questa istituzione, che rappresentava un punto nodale per le transazioni legate alle importazioni russe dalla Cina, ha improvvisamente chiuso le porte a Mosca, negando i pagamenti per le importazioni.

Le sanzioni non si sono fermate alle banche cinesi. L’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada hanno concordato nuove pesanti sanzioni per colpire le transazioni delle banche russe e della Banca Centrale. Queste misure hanno ulteriormente rafforzato la stretta sulle transazioni finanziarie russe.

Queste restrizioni sono state prorogate fino al 31 luglio 2024, a causa della continuazione delle azioni aggressive da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina. Questo ha causato ulteriori difficoltà per la Russia, che ha dovuto affrontare non solo le sanzioni occidentali, ma anche l’irrigidimento di uno dei suoi principali partner commerciali.

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Il 2024 sarà un anno pieno di difficoltà per le transazioni finanziarie tra la Cina e la Russia, a causa delle sanzioni occidentali. Le principali banche cinesi stanno limitando al massimo le transazioni con la Russia. Nonostante ciò, l’economia russa ha dimostrato una certa resilienza, con profitti bancari record e misure decisive prese dalla banca centrale per proteggere il rublo e contenere l’inflazione interna.