Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, nel 2022 la Corea del Nord ha rubato più diverse criptovalute di qualsiasi altro anno, per una cifra stimata tra 1,7 e 2,3 miliardi di dollari.

Il rapporto rileva che la maggior parte dei furti è stata effettuata attraverso attacchi informatici e ha preso di mira le borse situate in Asia orientale e in Europa.

L’aumento dei furti di criptovalute è in gran parte attribuito alla forte dipendenza di Pyongyang dal crimine informatico come fonte di guadagno per il Paese.

Come Avvengono gli Attacchi

Gli attacchi informatici sono diventati più sofisticati rendendo difficile rintracciare i fondi rubati. Utilizzando un sofisticato programma malware, gli hacker hanno avuto accesso ad informazioni finanziarie riservate.

I fondi rubati sono stati poi distribuiti tra più conti per rendere difficile il rintracciamento del denaro.

Questi attacchi hanno causato una grave perdita per molti investitori e borse tanto che alcune delle vittime sono state costrette a chiudere le operazioni per mancanza di fondi.

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La complessità degli attacchi e la possibilità di rimanere anonimi hanno reso difficile per le autorità rintracciare gli hacker o recuperare i fondi rubati. Questa nuova statistica dimostra la vulnerabilità della finanza decentralizzata verso gli hacker.

Questo dimostra che nessuno è al sicuro dalla portata di hacker malintenzionati, indipendentemente da dove ci si trovi.

I fatti sopra descritti suggeriscono alcune riflessioni al riguardo:

  1. È necessario adottare maggiori misure di sicurezza informatica per proteggere le borse di criptovalute da futuri incidenti.
  2. I governi devono intraprendere un’azione più concertata contro gli hacker e gli altri criminali che utilizzano questi metodi per scopi finanziari.
  3. Gli investitori devono rimanere vigili e considerare i rischi associati all’investimento in criptovalute come parte della loro strategia di portafoglio complessiva.

L’Indagine e Le Accuse Americane

La società di analisi blockchain Chainalysis ha collegato agli hacker nordcoreani il furto di almeno 1,7 miliardi di dollari di criptovalute nel 2022.

Secondo un’accusa del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti gli hacker sono legati ad una serie di attività di criminalità informatica, tra cui attacchi ransomware e cryptojacking, oltre a violazioni di borse, portafogli e offerte iniziali di monete.

Il rapporto ha rilevato che gli hacker nordcoreani hanno rubato Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute da numerose fonti nell’economia cinese e in Europa e negli Stati Uniti.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha affermato che la Corea del Nord utilizza le criptovalute provenienti dai furti per finanziare il suo programma di armi di distruzione di massa. La natura decentralizzata della criptovaluta rende difficile per le forze dell’ordine tracciare le transazioni rendendolo uno strumento perfetto per il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

Come Vengono Ripuliti i Proventi degli Attacchi Informatici

La maggior parte dei furti è stata condotta attraverso ransomware e altre forme di malware che negli ultimi anni sono diventate sempre più sofisticate.

Secondo il rapporto gli hacker nordcoreani stanno anche diversificando i loro obiettivi, concentrandosi su organizzazioni e individui al di fuori dei loro obiettivi abituali in Corea del Sud e Giappone.

I fondi rubati grazie a questi attacchi vengono poi incanalati in mixer ovvero servizi che nascondono l’origine del denaro anonimizzandone la fonte. In questa situazione, non stupisce certamente il fatto che molti governi stiano adottando misure restrittive sul mercato crypto.

La Corea del Nord ha sempre negato le accuse di essere responsabile di attacchi informatici, ma un rapporto delle Nazioni Unite ha affermato che il principale ufficio di intelligence della Corea del Nord, il Reconnaissance General Bureau, utilizza diversi gruppi come Kimsuky, Lazarus Group e Andariel creati appositamente per compiere attacchi informatici.

Il rapporto conclude che la minaccia rappresentata dalla Corea del Nord in termini di furto di criptovalute è in aumento e sollecita gli sforzi internazionali per interrompere l’uso dei mixer e prevenire ulteriori attacchi.