La Corea del Sud ha compiuto un nuovo passo significativo verso la regolamentazione del mercato delle criptovalute con l’implementazione del Virtual Asset User Protection Act.
Questo nuovo mandato impone alle piattaforme di criptovalute di pagare una tassa per la supervisione, segnando un cambiamento importante nel panorama normativo del paese.
Negli ultimi anni, la Corea del Sud ha visto un’adozione esponenziale delle criptovalute, con volumi di scambio che superano spesso quelli del mercato azionario tradizionale.
Tuttavia, questo boom ha anche sollevato preoccupazioni riguardo alla protezione degli investitori, alla sicurezza delle transazioni e alla prevenzione di attività illecite.
Per affrontare queste sfide, il governo ha deciso di introdurre una serie di regolamenti più severi, culminando nel Virtual Asset User Protection Act. Secondo il nuovo mandato:
- Le piattaforme di criptovalute autorizzate in Corea del Sud devono ora finanziare tramite una tassa una commissione di supervisione per il monitoraggio e il controllo delle transazioni di beni virtuali, garantendo che gli operatori rispettino le norme di sicurezza e trasparenza imposte dalla legge.
- Gli operatori di beni virtuali saranno tenuti a pagare 2,686818 per 10.000 won di entrate operative per il 2024, finanziando così le operazioni di ispezione e supervisione che saranno condotte dal Financial Supervisory Service (FSS) a partire dall’anno prossimo.
- Gli operatori di beni virtuali con un volume di scambi inferiore a 3 miliardi di won annuali saranno esentati dal pagamento, ma non dai controlli.
Impatti sul Mercato delle Criptovalute
L’introduzione della commissione di supervisione ha suscitato reazioni contrastanti all’interno della comunità delle criptovaluta.
Da un lato, molti esperti ritengono che questa misura potrebbe rafforzare la fiducia degli investitori e attrarre capitali stranieri. D’altro canto, alcuni attori del settore temono che le nuove imposizioni possano aumentare i costi operativi e ridurre la competitività delle piattaforme locali rispetto a quelle estere.
Nonostante le preoccupazioni, le piattaforme di scambio coreane come Upbit e Bithumb hanno già iniziato ad adattarsi alle nuove regolazioni, implementando misure di sicurezza avanzate e migliorando la trasparenza delle loro operazioni.
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Il Virtual Asset User Protection Act rappresenta solo una delle molte iniziative che la Corea del Sud sta attuando per regolare il mercato delle criptovalute. Il governo ha annunciato che continuerà a monitorare da vicino il settore e potrebbe introdurre ulteriori misure in futuro per affrontare nuove sfide eventuali.
La creazione di un dialogo aperto e costruttivo potrebbe contribuire a trovare un equilibrio tra la necessità di proteggere gli utenti e la promozione dell’innovazione.