Tra le ultime notizie dal mondo economico, ha destato molto scalpore quella di una potenziale rivoluzione nell’assetto societario di Pirelli.

Pirelli, il produttore italiano di pneumatici, è attualmente di proprietà di un consorzio di azionisti. L’azionista di maggioranza in Borsa è China National Chemical Corporation (ChemChina), che detiene circa il 37% delle azioni Pirelli.

Altri importanti azionisti sono Camfin S.p.A., Fondazione Pirelli, investitori istituzionali e retail sparsi in tutto il mondo.

Negli ultimi anni Pirelli ha cercato attivamente un maggior numero di azionisti cinesi per rafforzare la propria presenza sul mercato nel Paese.

L’obiettivo di questa operazione è di aumentare il peso dell’azionariato cinese e di incrementare il volume delle azioni negoziate in Cina.

Recenti Sviluppi di Pirelli nel Mercato Cinese

Pirelli ha investito molto nel mercato cinese. L’azienda ha oggi un totale di 15 stabilimenti in tutta la Cina e opera in oltre 2000 punti vendita al dettaglio in tutto il Paese.

Inoltre, Pirelli ha recentemente annunciato l’intenzione di espandere ulteriormente la propria presenza in Cina, prevedendo la realizzazione di un nuovo impianto di produzione nel Paese.

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Gli sforzi dell’azienda sono stati sostenuti anche dalle autorità cinesi, in quanto il governo ha recentemente espresso l’intenzione di sostenere finanziariamente Pirelli.

Ciò include l’accesso a incentivi fiscali e prestiti preferenziali per i produttori di pneumatici, che potrebbero aiutare Pirelli a espandersi ulteriormente nel mercato interno cinese.

Rischi Potenziali Associati all’Aumento del Peso degli Azionisti Cinesi e la Tutela della Golden Power

Nonostante i potenziali benefici derivanti dall’aumento del peso degli azionisti cinesi in Pirelli, è importante considerare alcuni potenziali rischi.

  • In primo luogo, a causa delle restrizioni sulla proprietà straniera e sul controllo di alcuni settori industriali imposte dalle autorità di regolamentazione cinesi, esiste il rischio che vengano imposte ulteriori normative che potrebbero avere un effetto negativo sulle attività di Pirelli.
  • In secondo luogo, sebbene l’Italia disponga di un quadro giuridico per la protezione di asset strategici, come la golden power, non è chiaro se questo sarà sufficiente a proteggere gli interessi di Pirelli di fronte all’aumento della proprietà cinese.
  • Infine, c’è il rischio che ulteriori azionisti cinesi possano influenzare le decisioni e le operazioni di Pirelli in modo contrario al suo obiettivo di lungo termine di creare valore per gli azionisti.

Il governo italiano ha la facoltà di utilizzare la golden power, che gli conferisce l’autorità di porre il veto o di imporre condizioni a qualsiasi cambiamento significativo negli assetti proprietari di Pirelli.

Tale facoltà potrebbe essere utilizzata per proteggere i propri interessi e quelli degli altri azionisti qualora vi fosse un rischio associato all’aumento della proprietà cinese.

Sulla base del nuovo patto parasociale, entrato in vigore la scorsa settimana e della durata di tre anni, i cinesi possono scegliere nove membri del consiglio di Pirelli composto da 15 persone.

Il governo di Roma dovrebbe esprimersi in merito entro la fine di giugno 2023.

Considerazioni Finali

La mossa di Pirelli di aumentare il peso dell’azionariato cinese può avere alcuni vantaggi. Potrebbe potenzialmente ampliare la base di clienti dell’azienda e fornire accesso a maggiori capitali da parte di investitori con sede in Cina.

Inoltre, potrebbe anche portare a una maggiore visibilità nella regione cinese e aprire nuove opportunità commerciali per Pirelli.

Il rialzo nelle stime di crescita del PIL asiatico rappresenta un altro potenziale vantaggio di una maggiore partecipazione cinese in Pirelli.

D’altro canto, questa mossa comporta alcuni rischi. L’azienda potrebbe non essere in grado di accedere al mercato desiderato e potrebbe incontrare una notevole opposizione da parte degli azionisti esistenti.

Inoltre, Pirelli dovrebbe investire pesantemente nelle infrastrutture e nelle operazioni in Cina per avere successo.

La strategia posta in essere da Pirelli per aumentare il peso dell’azionista cinese sembra essere rischiosa, ma potenzialmente vantaggiosa.

Certamente, mentre il mondo guarda con interesse verso altri settori (come, ad esempio, la crescita nella fiducia nel campo dei semiconduttori), vedere che attori come Pirelli stanno sfruttando le opportunità offerte dal mercato cinese è un segnale di ottimismo.

Potrebbe aprire nuove opportunità per l’azienda, ma solo se sarà in grado di attuare con successo i suoi piani.