Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), dopo aver sparso ottimismo per le previsioni macro asiatiche, ha espresso serie preoccupazioni riguardo al mercato obbligazionario americano. Questa importante istituzione finanziaria internazionale ha evidenziato una serie di fattori che aumentano l’incertezza e la volatilità all’interno del settore obbligazionario degli Stati Uniti.
Di seguito alcuni dei punti principali relativi all’opinione degli esperti dell’FMI:
- Uno dei principali motivi di preoccupazione è l’aumento dei tassi di interesse. Negli ultimi mesi, la Federal Reserve ha progressivamente aumentato i tassi di interesse allo scopo di combattere l’inflazione crescente nel Paese.
- Sebbene l’obiettivo della Fed sia quello di stabilizzare l’economia, l’impatto sui mercati obbligazionari può essere significativo. L’aumento dei tassi di interesse riduce il valore delle obbligazioni esistenti, portando a perdite per gli investitori. Inoltre, rende meno attraenti le nuove emissioni di obbligazioni, poiché i tassi più alti richiedono rendimenti maggiori per attirare gli investitori.
Un altro fattore di preoccupazione riguarda il debito pubblico degli Stati Uniti. Il governo americano ha accumulato un’enorme quantità di debito nel corso degli anni e questo si riflette sul mercato obbligazionario. L’aumento del debito pubblico può sollevare timori sulle capacità degli Stati Uniti di onorare i propri obblighi di pagamento, il che può portare a un aumento degli spread di rendimento e quindi a una maggiore incertezza sui mercati.
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L’FMI ha sottolineato il ruolo delle politiche economiche nel generare incertezza. Le tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali, come la Cina e l’Unione Europea, hanno creato un clima di incertezza e rischio per gli investitori. Politiche commerciali più rigide possono comportare restrizioni sul commercio internazionale e ostacolare la crescita economica, il che può avere un impatto diretto sul mercato obbligazionario.
L’FMI ha citato anche la crescente volatilità dei mercati finanziari globali come motivo di preoccupazione. Eventi geopolitici, come le tensioni in Medio Oriente o le crisi politiche in alcuni Paesi, possono scatenare fenomeni di “panic selling” sui mercati, compresi quelli obbligazionari. Questa volatilità può danneggiare la fiducia degli investitori e portare a movimenti bruschi dei prezzi delle obbligazioni e anche il tentativo deli investitori di tutelarsi con la decisione di comprare ETF specifici può rivelarsi poco efficace in certi momenti.
Le Raccomandazioni del FMI
Per affrontare queste preoccupazioni, l’FMI ha sottolineato l’importanza di una gestione prudente del debito pubblico, di politiche economiche stabili e di una cooperazione internazionale rafforzata. Le istituzioni finanziarie internazionali devono lavorare insieme per mitigare i rischi e promuovere la stabilità dei mercati, parere condiviso anche dal vicepresidente per la vigilanza della FED Michael Barr.
Il Fondo Monetario prospetta inoltre la necessità di rafforzare il patrimonio delle banche per assorbire eventuali maggiori perdite mantenendo la capacità di pagare i propri debiti.
Secondo un rapporto dell’FMI, l’inazione potrebbe avere conseguenze, poiché circa il 42% degli asset bancari mondiali verrebbero colpiti in caso di una recessione globale. Ciò significa che oltre 200 istituzioni sarebbero esposte ai rischi connessi alla crisi.
Il rapporto evidenzia che: “Lo stress test globale mostra che un ampio insieme di banche subiranno perdite di capitale in uno scenario avverso di stagflazione, comprese diverse istituzioni di importanza sistemica in Cina, Europa e Stati Uniti”.
Per affrontare queste preoccupazioni, l’FMI ha sottolineato l’importanza di una gestione prudente del debito pubblico e della stabilità delle politiche economiche anche attraverso una maggiore cooperazione internazionale per garantire una regolamentazione efficace e mitigare i rischi.
Le preoccupazioni espresse dal Fondo Monetario Internazionale sul mercato obbligazionario americano richiamano l’attenzione su una serie di fattori che aumentano l’incertezza e la volatilità e che richiedono un’attenta gestione e una grande cooperazione per garantire la stabilità economica e finanziaria.