Il mercato finanziario è sempre in movimento e le valute sono soggette a fluttuazioni continue. Dopo un calo nel terzo trimestre del 2023 riportato da tutti i portali di news finanziarie, il mercato sta ora prevedendo un ritorno alla parità tra euro e dollaro.

Durante il terzo trimestre, l’euro ha registrato un calo rispetto al dollaro a causa di diversi fattori economici e geopolitici. Tuttavia, gli investitori e gli analisti stanno ora scommettendo su un ribaltamento di questa tendenza.

Le prospettive economiche dell’eurozona si sono rafforzate, con una ripresa economica più solida e una diminuzione della disoccupazione. Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda di euro e, di conseguenza, ad un aumento del suo valore rispetto al dollaro.

Inoltre, il dollaro statunitense potrebbe subire una pressione a causa di una politica monetaria più accomodante da parte della Federal Reserve. Le aspettative di un rallentamento del rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti potrebbero indebolire il dollaro e favorire l’euro. Del resto, la Fed vede i tassi a fine 2024 sopra il 5%, un livello che non vedevamo davvero da molti anni.

Nonostante ciò gli operatori finanziari stanno attualmente prevedendo un ritorno alla parità tra euro e dollaro dopo il calo del terzo trimestre 2023, ma bisogna sempre tenere presente che le fluttuazioni del mercato possono essere imprevedibili e che le previsioni potrebbero non sempre essere accurate.

Nel mese di settembre 2023 il rapporto euro/dollaro fluttuava attorno a 1,05. L’incremento dei prezzi delle materie espresso in dollari e in particolare l’aumento del prezzo del petrolio induce a ritenere che la domanda di dollari, come strumento regolatore degli scambi, aumenterà e questo porterà ad un ulteriore rafforzamento della moneta USA spingendola ad 1,02 su Euro o forse anche oltre.

Fattori da Considerare

Come accade spesso nel mercato finanziario, i cambiamenti delle valute sono influenzati da molteplici fattori.

La previsione di un ritorno alla parità tra euro e dollaro, dopo il calo del terzo trimestre del 2023, si basa su una serie di indicatori che i trader e gli analisti tengono in considerazione:

  • Uno dei fattori chiave che potrebbe portare a questa previsione è l’andamento dell’economia globale. Se l’economia dell’Unione Europea continuerà a crescere in modo solido, ciò potrebbe rafforzare l’euro e favorire il suo aumento di valore rispetto al dollaro.
  • La volatilità del mercato obbligazionario europeo potrebbe ad esempio portare lo spread dei titoli del debito pubblico italiano sopra i 200 punti creando pressione sull’euro.
  • Gli sviluppi politici a livello mondiale possono influenzare la direzione dei tassi di cambio. Ad esempio, le politiche commerciali e le dispute tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea possono avere un impatto significativo sui mercati valutari.
  • L’andamento del prezzo del petrolio ha determinato un aumento del 30% nell’ultimo trimestre dei prezzi al barile. Questo è stato causato dalla politica restrittiva dell’OPEC.
  • La Russia ha ridotto le vendite di petrolio in risposta alle sanzioni dell’occidente.
  • L’Arabia Saudita contrae l’offerta e ritarda le esportazioni per favorire l’aumento delle quotazioni della propria compagnia petrolifera (ARAMCO) di cui il governo Saudita è il maggior azionista e desidera trarre il massimo profitto dalla rivalutazione dall’ulteriore partita di azioni che sta per offrire sul mercato.

Per coloro che sono coinvolti nel commercio di valuta, è fondamentale tenere d’occhio gli sviluppi economici, politici e geopolitici in tutto il mondo.

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In sintesi, sebbene il mercato preveda un ritorno alla parità tra euro e dollaro dopo il calo del terzo trimestre del 2023, è importante essere prudenti ed essere consapevoli dei rischi associati al trading di valute estere.

Le previsioni possono cambiare rapidamente, quindi è consigliabile fare una ricerca accurata e tenere d’occhio gli sviluppi del mercato.